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Tour della Francia del Nord: seconda tappa

Dopo il viaggio a Terra Santa del dicembre 2019 e il viaggio in Portogallo dello scorso ottobre, ANLA propone come terzo viaggio associativo nazionale la Francia del nord. Per consultare il programma completo, conoscere i costi e la logistica vi preghiamo di cliccare qui. Oggi parliamo della seconda tappa del viaggio che nella sua globalità si svolgerà dal 5 - 14 giugno (10 giorni 9 notti): Rouen - Honfleur (77 Km) - Arromanches Les Bains (100 Km) - Colleville sur mer (20 Km) - Mont St. Michel (125 Km). 

Lunedì 6 giugno Dopo la colazione partenza per raggiungere Honfleur per la visita di questo piccolo centro portuale molto caratteristico, situato alla foce della Senna. Accederemo al centro attraversando il ponte che ad ogni passaggio di una imbarcazione si apre bloccando il traffico cittadino. Nelle giornate di mercato si potranno assaggiare prodotti tipici della Normandia: pane, formaggi, miele, sidro, dolciumi e tante altre delizie per il palato. Pranzo libero. Partenza con il pullman per dirigerci nei luoghi dello sbarco (D-Day) che iniziarono esattamente il 6 giugno! Prima tappa Arromanches les Bains, un obiettivo prioritario delle truppe alleate che volevano installarci un porto artificiale per poter fornire alle truppe sbarcate armi e munizioni. Numerose vestigia ricoprono, con le loro forme misteriose, queste spiagge tanto importanti per la liberazione dell'Europa dal giogo nazista. Cimiteri, musei e vedute panoramiche sono stati disposti per farci capire ciò che ha significato lo Sbarco e la Battaglia di Normandia. Lasceremo Arromanches per proseguire lungo la costa fino al cimitero di Colleville sur mer dove circa 4800 croci bianchissime, su un'immensa collina, ricordano i caduti statunitensi. Il cimitero sovrasta le spiagge di Omaha beach e Utah beach, dove gli americani stessi dettero il via all'attacco contro il dominio nazista. Lasceremo i luoghi dello sbarco per dirigerci con il nostro pullman verso una delle mete più visitate della Francia: Mont Saint Michel: uno spettacolo incredibile! Una delle tante particolarità del Mont Saint Michel è quella di innalzarsi su un isolotto roccioso circondato da una magnifica baia teatro delle più grandi maree di Europa. Il Mont e la sua baia sono classificati nel patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1979. Cena e pernottamento in hotel Mercure 4*.   

Mont Saint Michel

 

Approfondimento: Mont Saint Michel. Non è facile descrivere questa meraviglia dell'ingegno umano, anche perché la presenza del divino qui la si avverte profondamente. Il mistero del ruolo dell'arcangelo Michele , il cui nome significa "Chi è come Dio?" nella storia della Salvezza, i tre grandi centri europei dedicati al culto dell'arcangelo sul Mont Saint Michel, sulla Sagra di san Michele in val di Susa, sul Gargano, l'arcangelo visto dal Papa nell'atto di rinfoderare la spada, a testimonianza della pestilenza finita, e ritratto su Castel Sant'Angelo a Roma sono tutti concetti, immagini, sensazioni che riempiono l'animo raggiungendo l'isolotto sulla costa settentrionale della Francia. Da pochi anni, dal 2014, il centro è tornato ad essere un'isola perché è stata demolita la diga del sec. XIX che aveva finito per danneggiare anziché proteggere il delicato equilibrio del luogo. Da quell'anno infatti è operativo un ponte - passerella che lo collega alla terra ferma, ultimo tassello di un processo storico e sociale volto a restituire questa meraviglia al suo scopo originale: in questo lento processo non dobbiamo dimenticare il ritorno di una piccola comunità monastica che dal 1969 è tornata a vivere e a pregare fra queste mura. Secondo la tradizione l'arcangelo Michele apparve in sogno al vescovo Oberto di Avranches chiedendogli di edificare un luogo di culto, cosa che il presule disattese più volte fintantoché l'arcangelo non si decise a toccargli con decisione la testa per imprimergli questa volontà: la leggenda narra che a ricordo di quest'azione si sarebbe formato un buco nel cranio del povero vescovo, cranio che è conservato in un reliquiario. La costruzione avvenne per strati successivi: nel sec. VIII l'originario oratorio era già meta di pellegrinaggio; nel sec. X fu rimpiazzato da una più ampia chiesa che duecento anni dopo divenne la cripta di una nuova costruzione. Nei sec. XIV e XV si aggiunsero l'abitazione dell'abate e gli alloggi di una guarnigione avviando la trasformazione dell'intero isolotto in borgo fortificato. Il grande prestigio raggiunto fu anche l'inizio della decadenza, destino simile ad altri centri religiosi soggetti al meccanismo della commenda: la nomina dell'abate era prerogativa regia e l'aspetto religioso divenne via via secondario. Fra demolizioni e spoliazioni Mont Saint Michel divenne addirittura una prigione e solo nel sec. XIX, nel 1874, abbazia e bastioni vennero riconosciuti monumenti storici.  

 

 

 

 

(Crediti fotografici: iStock.com/4maksym)

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