(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) Per migliaia di anni abbiamo vissuto nell'Olocene, l'era geologica nella quale l'umanità ha potuto svilupparsi e prosperare. Abbiamo vissuto una stagione di grandi miglioramenti nella salute, nell'alimentazione, nella possibilità di muoverci e accedere alle nuove tecnologie. Troppo tardi tuttavia ci siamo accorti che questo sviluppo senza limiti è stato reso possibile dallo sfruttamento insostenibile delle risorse del pianeta, mai interrotto e addirittura cresciuto in questi ultimi decenni a tal punto da consumare la stessa quantità di risorse dell'intero ventesimo secolo. Ci ritroviamo in un'altra era che gli scienziati chiamano Antropocene nella quale la vita del pianeta è nelle mani dalle attività umane.
Dagli anni '60 gli scienziati parlano dei rischi del riscaldamento climatico ad opera dell'eccesso di emissioni nell'atmosfera. Purtroppo, la consapevolezza da parte dell'intera umanità e dei governi è tuttora debole e incapace di avviare le trasformazioni necessarie per migliorare la resilienza e l'adattamento al cambiamento climatico. Gli ultimi rapporti sul clima confermano l'aggravamento della situazione, incombe il timore di essere ormai vicini al punto di non ritorno con il crollo di tutto ciò che ci dà sicurezza e rende possibilie la vita: produzione alimentare sufficiente, accesso all'acqua dolce, temperatura ambientale sostenibile, ricchezza della biodiversità, controllo delle malattie infettive. Non dobbiamo accreditate narrazioni negazioniste, dobbiamo al contrario muoverci con coraggio e determinazione per lasciare un'eredità di cambiamento alle prossime generazioni, un ponte da costruire insieme per un futuro ancora ospitale.
In Azerbaijan si è tenuta la 29esima conferenza ONU sul clima COP 29, la più lunga nella storia delle COP. Per due settimane i 197 paesi più l'Unione Europea, a Baku, hanno cercato di trovare una mediazione e come accade da sempre si è riproposto il duello all'ultimo dollaro tra Nord e Sud del pianeta. La linea del denaro ha diviso le potenze industriali storiche dal resto del pianeta che chiedeva un contributo annuale di 1300 miliardi di dollari per realizzare la transizione energetica e contenere le emissioni per far fronte al riscaldamento globale. Il Nord più ricco del pianeta si è attestato sui 300 miliardi di dollari ritenuti dai paesi del Sud assolutamente inadeguati per mantenere l'aumento della temperatura entro la soglia di equilibrio di 1,5 ° . Senza troppi giri di parole possiamo dire che la COP29 di Baku ha tradito le aspettative, non si è registrato quel cambiamento nei paesi ad alto reddito per una reale assunzione di responsabilità per il debito climatico accumulato attraverso decenni di stili di produzione, di consumo e di vita insostenibili.
È tutto perso? No, esistono semi di speranza. Molte comunità locali, l'associazionismo in particolare, promuovono da tempo stili di vita più sostenibili e inclusivi; sono sempre più numerose le aziende che si impegnano a contenere l'emissione e a rendicontare la propria responsabilità sociale e ambientale, le università sviluppano ricerche, percorsi formativi e nuove professionalità per accrescere la consapevolezza climatica e di sostenibilità. Solo attraverso un rinnovato impegno politico radicato nella giustizia sociale e ambientale, nel locale e nel globale, sarà possibile trasformare il cambiamento climatico da crisi a opportunità per un futuro più giusto e sostenibile. Non sarà semplice soprattutto per i Paesi del Nord più ricco, si veda la crisi dell'Automotive in Europa e in Italia di Stellantis. Le risorse? Ci sono, basterebbe dirottarle su investimenti di ricerca e innovazione: i paesi del G20 investono nell'anno 1500 miliardi in sussidi all'industria fossile, gli Stati Uniti da soli hanno speso 916 miliardi per la spesa militare da aggiungere ai miliardi spesi da altri per la produzione di armi.
(Crediti fotografici: iStock.com/ southpict)
Non sei ancora
iscritto ad ANLA?
Scopri come entrare a far parte dell'Associazione.
Convenzioni
Scopri tutte le offerte e convenzioni riservate esclusivamente agli associati ANLA
scopri di piùEsperienza
La rivista mensile di attualità, cultura e informazione della nostra Associazione. Per i soci anche online.
scopri di piùNewsletter
Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere tutte le notizie e gli aggiornamenti dell'Associazione.