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Tour della Costa Smeralda

Il termine Costa Smeralda è in tutto il mondo sinonimo di bellezza, da quando nacque l'omonimo Consorzio per iniziativa del principe Karim Aga Khan IV nel 1962. Roccia, calette, sentieri che si perdono nella macchia: sono le immagini a trasmettere lo splendore di queste zone. Le acque del mare della Gallura hanno ispirato il toponimo che ha reso ulteriormente famosa la Sardegna, già affascinante per natura, storia, panorami mozzafiato. Tra le mete del nostro viaggio, l'isola de La Maddalena, l'unica abitata dell'omonimo arcipelago. Il Parco nazionale è stato istituito nel 1966 e tutela circa 18.000 ettari di terreno e 180 chilometri di costa. L'isola, per la sua composizione prevalentemente granitica, non presenta parti rilevanti destinate alla coltivazione: ricordiamo nel museo annesso alla chiesa parrocchiale intitolata alla santa protettrice dell'isola, due candelabri e un crocefisso d'argento donati dall'ammiraglio britannico Horatio Nelson. Poco oltre il sobborgo di Moneta, che conserva il dialetto originario dei primi abitanti, si trova il ponte di oltre seicento metri di lunghezza, che dal 1891 unisce La Maddalena all'isola di Caprera, seconda isola dell'arcipelago per superficie e sviluppo costiero. L'isola, nota ai geografi alessandrini come Phintonis, è Riserva naturale orientata dal 1980 e sulle pareti scoscese del versante orientale nidificano molte specie fra cui il falco pellegrino e il gabbiano reale. Caprera, che sarà oggetto di visita, è dal 1855, quando ne acquistò una parte, legata al nome di Giuseppe Garibaldi. Dal 1978 quanto sull'isola costruì l'eroe dei due mondi è riunito nel Compendio garibaldino di Caprera il cui centro è la casa bianca. Qui Garibaldi si spense 26 anni dopo il suo arrivo, nel 1882.

Castelsardo 

 

Altra meta del viaggio sarà Castelsardo (SS), borgo medievale fondato agli inizi del sec. XII dalla famiglia ligure e poi genovese dei Doria. La storia del borgo è ben tracciata dai nomi che cambiò nei secoli: prima Castel Genovese poi 81448) Castel Aragonese e poi, dal 1769, Castelsardo datogli da Carlo Emanuele III di Savoia. Oggi l'economia locale è prevalentemente volta a turismo e artigianato: famosi sono i tipici cestini realizzati con le foglie della palma nana. 

Numerose le altre bellezze della Sardegna: ricordiamo il Parco nazionale dell'Asinara che dal 1997 tutela l'isola omonima, priva di strutture turistiche e solo da pochi anni a tutti accessibile, ambiente unico per l'incontaminata flora e fauna con gli asinelli bianchi e i cavalli allo stato brado; Alghero con la città vecchia talmente segnata dall'influenza catalana da essere chiamata "Barceloneta di Sardegna", la torre degli Ebrei o del Portal, la torre di S. Giovanni, la torre di Sulis o dello Sperone, la cattedrale di Santa Maria, le chiese di San Michele, con il crocefisso settecentesco, e quella di San Francesco della fine del sec. XV; Sassari, con la Fonte Rosello simbolo della città, il Duomo di San Nicola dove sorgeva la Sassari romana, l'ottocentesca Piazza d'Italia e il Museo nazionale G.A. Sanna con l'importante sezione archeologica, la chiesa di San Pietro in Silki.

Il viaggio è in programma dal 15 al 24 giugno 2023.

 

(Crediti fotografici: iStock.com/ Poike)

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