(di Francesca Goni, fiduciaria ANLA Faenza - Ravenna) Parliamo di prossimità ma siamo ancora in grado di vedere il nostro prossimo? I fenomeni sociali in atto, le migrazioni, la globalizzazione, la crescita delle città ci hanno fatto dimenticare la campagna, la montagna, le nostre colline, insomma tutto un mondo che è rimasto ancorato alla natura e che con la natura in qualche modo ha stabilito un patto simbiotico, basato sul reciproco rispetto e sul lavoro dell'uomo. Il nostro Paese è ricco di aree dove la natura è particolarmente prodiga anche se esige cura e spirito di adattamento: l'uomo le abita da secoli, intere generazioni hanno vissuto, generato, prosperato e nello stesso tempo con la una presenza attiva e operosa, hanno contributo a mantenere in ordine il territorio, evitando che l'incuria potesse degenerare in pericolosi stravolgimenti fisici. Le comunità montane ne sono esempio di difficoltà e bellezza, fatica e attaccamento a terra e tradizione, sono natura che dona se rispettata.
È vicenda di questi giorni quanto accade a Marradi. Siamo nella Romagna toscana o fiorentina, sul versante romagnolo dell'appennino tosco - romagnolo ma amministrativamente soggetta alla provincia metropolitana di Firenze. Qui si producono marron glacés di pregiata bontà ma decisioni industriali rischiano di spingere verso altri lidi questa rinomata produzione. Non si tratta solo d tradizione da rispettare: qui è gioco il futuro di intere famiglie, nuclei familiari che vedono in questo polo industriale la loro opportunità di crescita e di vita, il tessuto di una comunità montana che, tenace e allo stesso tempo fragile, viene messo in crisi. Le imprese devono guardare al profitto, è nella logica di mercato, ma come Associazione, come ANLA Faenza - Ravenna, auspichiamo che prevalga nelle stesse imprese quell'attenzione al sociale, al territorio in cui sorgono, che può rivelarsi alla fine la scelta vincente. La simbiosi con il territorio in cui le imprese sono collocate è innanzitutto fonte di crescita reciproca, e in una comunità che prospera anche le imprese possono trovare opportunità di valorizzazione ancora non approfondite. Come ANLA Faenza - Ravenna siamo vicini ai lavoratori l'Ortofrutticola del Mugello di Marradi che manifestano la propria contrarietà alla chiusura dello stabilimento: chiuderlo significherebbe perdere capitale umano, quel valore che rende unica una produzione, e forse anche perdere un'opportunità anche economica di rilancio della stessa produzione.
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