Home > Blog > L'elezione del Capo dello Stato

L'elezione del Capo dello Stato

(di Antonello Sacchi) Ci siamo: la settimana prossima, lunedì 24 gennaio alle ore 15, inizieranno le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. L'intero corpo elettorale italiano non sarà però chiamato alle urne: il compito di eleggere il Capo dello Stato, indicato nella Costituzione dall'articolo 83, spetta al Parlamento riunito in seduta comune, e quindi agli attuali 630 deputati e ai 321 senatori, nel cui novero sono compresi i sei senatori a vita: il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia, e Liliana Segre. Ai deputati e senatori si aggiungono 58 delegati dai Consigli regionali, eletti tre per regione - con il criterio che due appartengano alla maggioranza al governo nella regione e uno all'opposizione - ad eccezione della Valle d'Aosta che ne elegge 1. In totale, dunque, saranno chiamati a eleggere il Presidente della Repubblica 1009 "Grandi elettori" come vengono chiamati abitualmente. Le votazioni inizieranno lunedì ma in realtà il settennato - sette sono gli anni in cui il Capo dello Stato resta in carica - presidenziale di Sergio Mattarella scadrà giovedì 3 febbraio quando saranno appunto trascorsi sette anni dal suo giuramento davanti al Parlamento riunito in seduta comune, il 3 febbraio 2015 mentre la sua elezione, al quarto scrutinio, avvenne il 31 gennaio. I requisiti per l'elezione alla più alta carica dello Stato sono in fondo semplici, dettati dall'art. 84 della Costituzione: essere cittadino italiano, aver compiuto 50 anni e godere dei diritti civili e politici; più complessa è la votazione: avverrà a scrutinio segreto, con due diversi quorum a seconda delle votazioni. Nei primi tre scrutini potrà essere eletto chi avrà ricevuto i due terzi dei voti dell'assemblea, cioè 673 su 1.009; dal quarto scrutinio in poi per essere eletto Capo dello Stato basterà la maggioranza assoluta dei voti, cioè 505 su 1.009. 

Montecitorio, sede della Camera dei Deputati

La seduta del Parlamento avverrà a Montecitorio, cioè alla Camera dei deputati, e sarà presieduta dal presidente della Camera Roberto Fico che avrà al suo fianco la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati: entrambi non parteciperanno al voto. La pandemia ha causato l'introduzione di nuove regole per il voto: verranno abbandonati i tradizionali "catafalchi" con tendine per quattro nuove cabine elettorali igienicamente più sicure, ogni giorno avverrà solo una votazione, anziché le tradizionali due, una al mattino, una al pomeriggio, per poter sanificare gli ambienti. I grandi elettori, dotati di green pass base, potranno entrare in Aula a gruppi di 50 persone, in determinate fasce orarie e per ordine alfabetico nella sequenza: senatori a vita, senatori, deputati, delegati regionali. In tutto non potranno stazionare in aula più di 200 persone alla volta e nel complesso ogni votazione dovrebbe durare circa cinque ore. La seduta comune del Parlamento è unica, non vi saranno tante sedute quante le votazioni, e si scioglierà solo con l'elezione avvenuta. 

 

 

(Crediti fotografici: iStock.com/alessandro0770)

Non sei ancora
iscritto ad ANLA?

Scopri come entrare a far parte dell'Associazione.




convenzioni anla

Convenzioni

Scopri tutte le offerte e convenzioni riservate esclusivamente agli associati ANLA

scopri di più

rivista esperienza


Esperienza

La rivista mensile di attualità, cultura e informazione della nostra Associazione. Per i soci anche online.

scopri di più

Newsletter

Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere tutte le notizie e gli aggiornamenti dell'Associazione.