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La nostra storia - 1957

Italia. Il 25 marzo sei nazioni europee: Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, firmano il Trattato di Roma: nasce la Comunità Economica Europea, CEE, e la Comunità Europea dell'Energia Atomica, EURATOM. Il 12 settembre Enrico Mattei conclude in Persia un importante accordo con lo scià Reza Pahlavi per lo sfruttamento dei locali pozzi petroliferi. Fra settembre e ottobre, tensione al confine con la Repubblica di San Marino per le vicende politiche della repubblica del monte Titano.

Mondo. Il 6 marzo il Ghana, primo paese dell'Africa Occidentale, ottiene l'indipendenza. Il 25 giugno l'ONU abolisce il lavoro forzato.Il 24 settembre, negli USA a Little Rock la folla impedisce a nove bambini afro-americani di entrare nella scuola pubblica. Il presidente Eisenhower per far rispettare la legge invia un migliaio di paracadutisti per garantire l'accesso dei bambini alla scuola. Il 4 ottobre l'URSS lancia il primo satellite artificiale al mondo: lo Sputnik 1, seguito il mese successivo dallo Sputnik 2 con a bordo la cagnetta Laika che tuttavia muore poche ore dopo il lancio. 

Il numero di gennaio 1957 di Esperienza segna una novità: il periodico, di 8 pagine, diventa quindicinale. In quel mese dalle sue pagine si leva un accorato appello: "Trieste!". Il nostro periodico e con esso l'Associazione tutta si fa carico del grido di allarme lanciato dagli amici di Trieste e di Gorizia per i gravi problemi che che attanagliano il territorio. Si fa avanti una richiesta di chiara e definitiva precisazione dell'atteggiamento del Governo nei riguardi della "zona franca"; la restituzione delle linee essenziali e tradizionali di Trieste; il potenziamento del collegamento con il retroterra; la risoluzione del problema della comunicazione stradale fra Venezia e Trieste a quell'epoca in completo abbandono. Esperienza conclude: "Ebbene noi siamo con gli amici di Trieste: il loro grido angosciato è il nostro grido di allarme agli uomini di Governo, agli Organi dello Stato". 

Trieste, piazza Unità d'Italia

 

Una curiosità: fra le pagine di Esperienza è in primo piano la foto della benedizione del labaro del Gruppo Aziendale Anziani Orobia da parte dell'arcivescovo di Milano, mons. Giovanni Battista Montini, ancora neppure cardinale: di lì a pochi anni, nel 1963, l'arcivescovo diventerà papa Paolo VI. 

Il presidente ANLA Arturo Maldarelli nel numero di aprile scrive una lettera aperta al Presidente del Consiglio Antonio Segni nella quale considera "nostro dovere - di cittadini, di rappresentanti di lavoratori in servizio attivo ed in quiescenza, di l'uomo leali - di non sottacere il vivo profondo disappunto davanti al provvedimento di Governo che blocca, per la seconda volta, l'entità del concorso dello Stato alla Previdenza sociale di vecchiaia". 

Emergono, dalla lettura di Esperienza del 1957, dati che offrono un'istantanea di allora del nostro Paese. Ad esempio in una riflessione sul livello preoccupante degli analfabeti in Italia, nel linguaggio di quel tempo leggiamo, sulla base però di dati di anni precedenti: "ogni 100 maschi, 11 sono analfabeti; ogni 100 femmine, 15 sono analfabete. Le punte massime e minime sono rappresentate rispettivamente dalla Calabria con il 39,5 di analfabetismo femminile; dal Trentino - Alto Adige con lo 0,9% di analfabeti". 

Scorrendo le pagine si nota il fermento culturale legato alla celebrazione del IX Congresso nazionale dell'ANLA. Se nel Congresso dell'anno precedente è stato discusso come tema generale di studio l'ordinamento dei vari istituti previdenziali facenti capo all'INPS, in questo convegno si progetta di discutere e di rinnovare "le istanze attinenti alla previdenza di vecchiaia, perchè è necessario insistere su un tema che il Legislatore e il Governo hanno dimostrato di non aver ancora afferrato in tutta la sua importanza politica e sociale e soprattutto nei suoi riflessi di giustizia. Nel contempo però la Presidenza intende trattare quale secondo tema di studio il problema dell'assistenza sanitaria, e quello della sua organizzazione e del suo ordinamento". 

Compare la parola gerontologia. Esperienza si premura di sottolineare che: "da un punto di vista strettamente scientifico la vecchiaia vera e propria e viene dopo i settant'anni mentre la gerontologia comincia a interessarsi degli aspetti clinici, biologici, sociologici dell'invecchiamento degli individui in età ben più giovanile, essendo secondo il professor Greppi tre le età "anziane" dell'uomo: quella presenile dai 45 ai sessant'anni, quella della senescenza dai 60 ai 70, e la vecchiaia - come detto - dopo i settant'anni e cioè fino al giungere al limite della grande longevità che comincia dopo gli 80". 

 

(Crediti fotografici: iStock.com/ GordonBellPhotography)

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