La nostra storia - 1951

In Italia il ministro delle Finanze Ezio Vanoni vara la Riforma tributaria che sancisce l'obbligo della dichiarazione annuale dei redditi. Il 29 gennaio nasce il Festival di Sanremo: si svolge nel salone delle Feste del Casinò di Sanremo ed è trasmesso dalla radio: presenta Nunzio Filogamo - famoso per il saluto "Cari amici vicini e lontani!" - e vince Nilla Pizzi con Grazie dei fiori. Il 18 aprile  Francia, Repubblica Federale Tedesca, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo firmano il Trattato di Parigi che dà vita alla CECA,  Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Il 14 luglio la Ferrari vince il suo primo Gran Premio in Formula 1 a Silverstone (GB), il 26 luglio l'on. Angela Maria Guidi Cingolani diventa la prima donna a far parte di un Governo italiano: è sottosegretario del Ministero dell'Industria e del Commercio. 

Il 1951 è l'anno del primo censimento italiano dopo il secondo conflitto mondiale, il nono nel computo generale: siamo oltre 47 milioni, le donne sono in leggera maggioranza, poco più di 24 milioni. 

La popolazione attiva è di poco inferiore ai 20 milioni e lavora per lo più in agricoltura - quasi la metà della forza lavoro - quindi nell'industria, circa il 32%, e per finire circa un quarto della popolazione attiva lavora nel terziario. Il 14 novembre staripa il Po: è la tragica alluvione del Polesine che mieterà un centinaio di vittime e originerà decine di migliaia di sfollati.

Il 1951 di ANLA, che ad inizio anno vanta già 77 Gruppi anziani aziendali iscritti,  è il primo anno di Esperienza: è bimestrale, 10-12 pagine a numero, ed esordisce con un "Salve, anziani!" del presidente Delfino Vola-Gera; Vittorio Valletta, presidente della Fiat, è presidente onorario di ANLA e in terza pagina del primo numero campeggia la foto della dirigenza nazionale di ANLA ricevuta dal prof. Valletta. Sfogliare le pagine di 73 anni fa significa entrare in punta di piedi in un'epoca lontana, carica di enfasi a noi ormai sconosciuta, dove ancora si dava dell'Eccellenza al ministro di turno, ma dove già si parlava di anziani e previdenza, come fa lo storico segretario generale Vittorio Cavallari che fu il vero artefice della nascita dell'ANLA. Le pagine raccontano "le istituzioni di provvidenze a favore degli anziani nelle rispettive aziende" e si inizia con il premio di fedeltà Montecatini. 

Lo statistico ed economista Libero Lenti, siamo ad aprile del 1951, lancia un grido d'allarme: diminuisce il tasso di natalità e quello di mortalità "Cosicchè l'eccedenza dei nati sui morti si mantiene stazionaria nel tempo ma dà luogo a un progressivo invecchiamento della popolazione italiana". Il 21 aprile 1951 a Milano si celebra il III Convegno di ANLA in cui interviene il Ministro del Lavoro Achille Marazza. Il 31 maggio Vola Gera passa il testimone della presidenza a Arturo Maldarelli. 

Anziani e previdenza è il binomio più ricorrente accanto alla riforma delle pensioni sociali, all'assistenza sanitaria "nella vecchiaia", la disoccupazione in Italia e i riconoscimenti aziendali. Ci si interroga sulla riforma della scuola che è messa in cantiere dalle forze politiche: è una riflessione che percorre tutto l'anno sociale, tesa alla salvaguardia e all'incremento delle scuole professionali. La prospettiva è singolare: è evidente la polemica contro la ricerca di un titolo, accademico o di scuola superiore, spesso inutile mentre al Paese servono operai specializzati esperti. Emerge un invito pressante che esprime il segretario Cavallari: "bisogna assolutamente creare e valorizzare una scuola media a carattere tecnico che sia posta in pieno parallelo con la scuola media a carattere umanistico: una scuola media cioè che offra al giovane alla fine di un ciclo di studi e di pratica tecnica (insistiamo su questo concetto della pratica) la possibilità di accedere preferenzialmente ad attività pratiche di immediato realizzo".