Educare all'arte del dialogo

Pubblichiamo la prefazione del presidente nazionale ANLA Edoardo Patriarca al Rapporto ANLA 2024 "Il ruolo dei nonni nella società italiana" che sarà presentato il prossimo 2 ottobre alla LUMSA. Per maggiori informazioni clicca qui.

(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) ANLA è acronimo di Associazione Nazionale Lavoratori Anziani: mi soffermo sui due ultimi termini che ne costituiscono il cuore. Su "Anziani" e "Lavoratori" ANLA ha costruito la sua storia e negli ultimi anni tracciato con decisione le linee di azione, fedele ai valori, alla tradizione, alla contemporaneità che per noi è capacità di vedere il futuro con gli occhi della speranza.

Ci siamo sempre opposti ad una narrazione che descrive l'anzianità come la stagione dei problemi, delle non autosufficienze, delle solitudini, delle fragilità che pure avanzano.

Siamo affezionati al passaggio del profeta Gioele caro a Papa Francesco: "I vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni (Gl 3,1)". Per noi "speranza" è la parola chiave che anima la vita associativa. Charles Péguy ne "Il Portico del mistero della seconda virtù" la descrive come la sorella più piccola tra Fede e Carità, ma la più coraggiosa e la più determinata: "Perché la Fede non vede che ciò che è. E lei vede ciò che sarà. La Carità non ama che ciò che è. E lei ama ciò che sarà".

Abbiamo contrastato anche la narrazione che contrappone le generazioni perché siamo convinti che futuro potrà esserci, e già da ora possiamo costruirlo, solo se le generazioni si pongono in una relazione positiva, dialettica e fraterna. È l'anzianità che fa memoria grata del cammino compiuto, che si fa ascolto e dialogo, dono di esperienze e competenze acquisite sulla strada della vita che sono quel più che le giovani generazioni non possono avere. Sulla strada, palestra della vita, hanno imparato a camminare, incontrando persone e comunità, sperimentando il bisogno ed educandosi a farsi dono. Sulla strada si giunge inevitabilmente davanti agli incroci e si impara a scegliere, a volte sbagliando, sperimentando quel senso del limite che spesso manca oggi.

Per questi motivi la nostra Associazione ha voluto promuovere la presente ricerca: essa racchiude il cuore della nostra missione, uno scrigno di relazioni fraterne e di amore tra generazioni, di cura e ascolto reciproco. Vogliamo dare valore all'arte dell'ascolto che è mettersi nei panni dell'altro, ravvivare relazioni che interpellano e invitano a riprendere il cammino. Le bambine e i bambini sono i nostri migliori compagni di strada con i loro occhi stupiti, le domande inaspettate, "impertinenti" e curiose. I nonni e le nonne non sono spesso all'attenzione della pubblica opinione. Lo diventano se si discute di welfare e di servizi per l'infanzia che in questo Paese, come è noto, mancano assai, da decenni. Con questa ricerca ANLA si fa promotrice di una proposta culturale che rimette al centro l'educare all'arte del dialogo, oggi sommersa dall' individualismo e dimenticata, e una cultura della cura attenta alla persona.

Nei nonni riscopriamo anche il valore del tempo: non il tempo efficiente che deve sempre e comunque raggiungere un obiettivo misurabile ma quello delle relazioni di qualità, delle parole e dei silenzi, il tempo del dono e della gratuità. È lo spazio nel quale i nipoti sono aiutati da mani esperte a tessere l'ordito della propria vita e i nonni a riacquistare consapevolezza del patrimonio di esperienze e di competenze acquisite.

Non si tratta solo di una prospettiva culturale: vuol essere anche una proposta "politica" in quanto costruttrice del Bene comune. Come associazione continueremo a farci presenti sui temi che riguardano le generazioni dell'inizio (i servizi per l'infanzia, la promozione della natalità, una cultura della conciliazione tra vita e lavoro soprattutto delle donne) e le generazioni della maturità per un invecchiamento che sia una risorsa e una offerta di libertà.

È doveroso da parte nostra ringraziare la prof.ssa Carla Collicelli e il suo team. Ribadiamo l'impegno a proseguire questo cammino nei prossimi anni, progetto culturale e sociale al tempo stesso: faremo la nostra parte, nel solco dei dettami costituzionali e del magistero di Papa Francesco che ha dedicato parole preziose alla vita anziana.