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Devi solo ricordare...

(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) "Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi": è il messaggio del libro per bambini " La stella che non brilla" - il racconto di un nonno a sua nipote - edito da Il Sole24ore per celebrare il Giorno della Memoria.

Quante volte lo abbiamo ribadito, quante volte lo abbiamo scritto. Quante volte lo abbiamo dimenticato.

La memoria dovrebbe vivere tutti i giorni, non va tradita, negata e poi dimenticata ci ricorda Liliana Segre.

Devi solo ricordare... è il monito del nonno a sua nipote a non abbassare la guardia, a non rassegnarsi all'indifferenza che prende i cuori di tanti e che consente ai responsabili di violenze e sopraffazioni di rimanere impuniti rafforzando le proprie convinzioni mortifere, e di trovare talvolta ascolto anche nello spazio pubblico.

Campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau a Oswiecim, Polonia

È accaduto nella orribile e indicibile   tragedia della Shoah e ancora accade "a pezzi" nel mondo come direbbe Papa Francesco: l'eccidio di Sebrenica compiuto a pochi passi dall'Italia, il genocidio in Ruanda,  la tragedia dei profughi siriani e ora di quelli afghani, le mamme e i bambini che attraversano il Mediterraneo sperando in una vita più degna, le persecuzioni delle minoranze in tante parti del mondo... 

Accade ogniqualvolta venga minacciata e offesa la dignità della persona, i suoi diritti che nella Costituzione dichiariamo inviolabili. Una dignità che non accetta distrazioni,  sospensioni o eccezioni  di sorta perché ogni persona nella sua preziosità è unica e irripetibile, in tutte le condizioni della vita: nella giovinezza come nell'anzianità, nel vigore fisico e nella malattia, nell'esercizio dei propri doveri e nella espiazione delle colpe.

Sono diverse le definizioni filosofiche e le antropologie del concetto di persona perché sono diverse le concezioni della vita (non potrebbe essere altrimenti): sono diverse ma unite da questa  parola, "vertiginosa" nel suo significato, che è dignità. Dignità di ogni persona che viene prima di tutto,   che nessuna istituzione politica e civile può coartare, e   senza la quale la nostra comunità abbruttirebbe in preda a discriminazioni cieche e arbitrarie. 

Concludo riprendendo un passaggio dell'intervento del Presidente David Sassoli tenuto l'11 luglio 2021 nel Campo di concentramento di Fossoli a Carpi: "Il mio pellegrinaggio oggi qui ha un solo motivo. Ricordare che non basta credere di essere al riparo, e ribadire che l'orrore che ci travolse nasceva dentro grandi culture democratiche, liberali, progressiste anche, in un tempo di grandi invenzioni tecnologiche, di scoperte, di artisti, letterati e filosofi cosmopoliti e pieni di ingegno, ma tutti, tutti, incapaci di fiutare per tempo il pericolo del fascismo e del nazismo. Culture sicure che non fosse possibile un capovolgimento dei valori fondamentali di umanità e civiltà. Quello che è accaduto è il risultato di società consapevoli dei diritti, ma incapaci di farli prevalere contro i pregiudizi e gli odi. Società dal temperamento anche pacifista, ma incapaci di sradicare la pandemia della guerra. Società che si credevano migliori del proprio vicino, esasperando un antagonismo che ha trasformato l'amore per la propria terra in nazionalismo fanatico e criminale".

 

(Crediti fotografici: iStock.com/Foremniakowski)

 

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