(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) La Festa dei Nonni ci ha ridato energia e forza, è stata un successo per tutta l'Associazione, un punto di non ritorno per continuare a segnare una presenza sempre più significativa nella comunità nazionale.
Nella precedente newsletter ho affrontato il tema delle tossicodipendenze, una emergenza sociale che coinvolge sempre più giovani e minorenni.
Un altro argomento altrettanto difficile e spinoso, che ha impegnato il dibattito pubblico negli ultimi mesi, è quello del sovraffollamento delle carceri e dei tanti e troppi suicidi che hanno messo in luce le difficoltà del sistema penitenziario italiano. Questione non da poco, la qualità della vita nelle carceri rientra tra gli indicatori che misurano la qualità di una democrazia e lo sviluppo civile di un paese. L'articolo 27 della Costituzione indica la direzione da imboccare: "La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".
Garantire l'equilibrio tra la necessità di una corretta e giusta esecuzione della pena con quella del rispetto dei diritti, della rieducazione e del reinserimento, sono da sempre la sfida organizzativa e sociale più difficile che si trova ad affrontare il sistema penitenziario, sottoposto da decenni a due cronicità: il sovraffollamento e l'alto tasso di recidiva.
Il sovraffollamento ha numeri da vera emergenza sociale: 192 istituti con 61.840 detenuti contro i 46.929 previsti dal Regolamento, un esubero di più di 14.000 persone. Non c'è da stupirsi se la Corte Europea dei Diritti Umani ci ha più volte richiamati per comportamenti degradanti nei confronti dei detenuti. Al sovraffollamento si aggiungono le condizioni strutturali degli istituti, la carenza di personale di vigilanza, e dei servizi per la vita interna tanto che la gran parte delle attività lavorative, educative e di formazione sono demandate alla libera iniziativa della società civile, alle organizzazioni di Terzo Settore.
Seconda criticità è l'alto tasso di recidiva - circa il 70% - che dichiara il fallimento dei programmi di rieducazione e reinserimento.
La soluzione è costruire altre carceri? Anche, se necessario! Ma è solo un palliativo, un pannicello caldo che non va alla radice del problema. Negli ultimi anni i Governi che si sono succeduti hanno allungato la lista delle norme penali previste dal codice, le condotte aventi rilevanza penale sono aumentate in maniera esponenziale per rispondere alle tante e troppe criticità di carattere sociale. Siamo certi che questo abbia creato più sicurezza? Non occorre affiancare al contrasto dei fenomeni criminali anche una politica improntata sulla prevenzione che tenga conto dei fattori sociali e ambientali che generano il crimine? Perché non rafforzare misure alternative alla carcerazione per l'esecuzione della pena? Per molti - penso ai minorenni in particolare - il periodo della detenzione diventa una scuola di criminalità anziché incontrare occasioni di rieducazione.
Discorso complicato, lo so bene: di fronte ad una condotta criminale la nostra reazione istintiva è la richiesta di una sanzione severa, senza appello di fronte a crimini efferati. Eppure la nostra democrazia ci chiede un più di umanità.
Niente pietismi, assistenzialismi o buonismi: la pena va eseguita. Tuttavia, offrire anche l'opportunità di uscire dal tunnel della delinquenza in luoghi di espiazione alternativi al carcere nei quali vivere un percorso rieducativo esigente, penso sia un dovere di solidarietà che non possiamo mancare. Tra l'altro con le misure alternative oltre che abbassare la recidiva al 5% si abbattono anche i costi di gestione: 200 euro al giorno per detenuto nelle carceri, contro gli 80 euro per le pene alternative svolte in comunità.
(Crediti fotografici: iStock.com/ Hari Sucahyo)
Non sei ancora
iscritto ad ANLA?
Scopri come entrare a far parte dell'Associazione.
Convenzioni
Scopri tutte le offerte e convenzioni riservate esclusivamente agli associati ANLA
scopri di piùEsperienza
La rivista mensile di attualità, cultura e informazione della nostra Associazione. Per i soci anche online.
scopri di piùNewsletter
Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere tutte le notizie e gli aggiornamenti dell'Associazione.