Buona estate e... zaino in spalla!

(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) E così, in un battibaleno, ci ritroviamo   immersi nell'estate 2022, un'estate torrida climaticamente e che si annuncia altrettanto calda in vista della tornata elettorale del 25 settembre e degli  appuntamenti previsti dalla vita quotidiana del nostro Paese: penso alla gestione della crisi energetica, all'inflazione che impoverisce le famiglie e alla legge di bilancio e i suoi relativi provvedimenti.

Non so se condividete questo sentire, ma quello che mi stupisce in questa stagione della mia vita è la velocità del tempo che passa, la simultaneità di eventi ritenuti improbabili ma che poi accadono, le accelerazioni improvvise, i cambi di scenario repentini. 

Penso all'estate scorsa, un anno fa: non la ricordo così calda (o forse sì), mi ritornano alla mente pensieri  sorridenti e   tanta voglia di vivere, Draghi saldamente in sella al governo di unità nazionale, le risorse del PNRR  annunciavano la possibilità di cambiare il paese in meglio, il PIL tornava a crescere, buone le notizie dal mercato del lavoro. E poi lo sport azzurrissimo: vinceva la nazionale di calcio, 40 le medaglie olimpiche, Berrettini finalista a Wimbledon, più di 60 le medaglie ai Giochi paralimpici.

Un anno dopo, un anno non un decennio, tutto appare rovesciato: nello sport siamo quasi fuori da tutto, la siccità e il caldo stanno mettendo in ginocchio l'agricoltura e non solo, la guerra è vicina a noi, il Covid sotto controllo ma continua a mietere vittime, il Governo Draghi dimesso, le elezioni a settembre...

Un rovesciamento di prospettiva che fa tremare le vene ai polsi a chiunque, anche a noi semplici cittadini. Ci ritroviamo di fronte al solito dilemma, al bivio (uno dei tanti) che la vita ci pone. 

Percorrere la via più semplice e frequentata dando spazio alla tentazione di rinchiuderci, di difendere la nostra comfort zone, le abitudini consolidate, i nostri diritti acquisiti: ma è una via di fuga che, a mio parere, non racconta la  missione degli adulti anziani di Anla. 

Numerose volte in questi anni abbiamo evocato il passaggio del profeta Gioele laddove invita gli anziani a sognare: permettetemi di riproporvelo - è l'altra via -   con l'invito ad essere avventurosi (vi sembrerà un po' troppo), a volgere cioè il nostro sguardo al futuro rifuggendo dalla tentazione del conformismo e dell'isolamento. Siamo persone, persone in relazione, un io e un noi, indissolubilmente legati alle altre  esistenze, liberi nella nostra irriducibile unicità e amanti delle pluralità, aperti e non soverchiati dal peso soffocante della sicurezza che richiama paura e chiusura, e induce a colpevolizzare   i membri più deboli delle comunità.

Proviamo ad essere avventurosi  dunque, insieme, insieme come Anla. 

Vi offro solo alcune suggestioni che propongo anzitutto a me stesso e che spero utili anche a voi in questo tempo di pausa che ci apprestiamo a vivere.

Avventurosi, educando nel nostro conversare le giovani generazioni, i politici, le persone che hanno una responsabilità,  a praticare quel principio di realtà che nutrendosi dei valori coltiva il possibile, si misura con la realizzabilità delle proposte, esercita il principio di responsabilità, interpreta il presente e immagina un futuro possibile. Quante proposte ascolteremo in questi due mesi che sappiamo, per esperienza, irrealizzabili!

Avventurosi, accogliendo  l'arte della lentezza, a misurare cioè la vita con il passo lento del montanaro. Sapersi fermare, prendere fiato, dare una occhiata al sentiero, inforcare un binocolo per guardare le prossime tappe, valutare le condizioni meteorologiche e i rischi, in fondo sono uno stile di vita buono e saggio. Il totem del veloce a tutti i costi ha velato per troppo tempo le nostre fragilità, improvvisamente e brutalmente apparse nella pandemia. Festina lente, affrettati lentamente, ci ricorda la locuzione latina attribuita ad Augusto: insegniamolo anche ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri amici.

Avventurosi in vista degli appuntamenti del prossimo autunno: l'impegno di cittadini attivi nello scegliere coloro che siederanno in Parlamento, le iniziative legate al 2 ottobre per celebrare la festa civile dei nonni, le iniziative di volontariato, le proposte di turismo sociale e sostenibile, le  attività culturali, le collaborazioni con le  amministrazioni locali e con le altre associazioni... E tutto quello che avete in cantiere con la vostra creatività, piccole o grandi che siano non importa. Il bene non si valuta in quantità ma nella qualità di generare amicizia, un po' di amicizia. E questo è già un fatto grande, ve lo assicuro. 

Buona estate, pronti a riprendere lo zaino.

(Crediti fotografici: iStock.com/ Standart)