Auguri Presidente

(di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA) È nato il nuovo Governo: Presidente del Consiglio una donna, prima volta nella storia della Repubblica. All'on. Giorgia Meloni auguriamo sinceramente buon lavoro. Il Paese sta vivendo un momento difficile, sono molte le imprese e le famiglie in sofferenza, la povertà è aumentata, l'inflazione sta erodendo i bilanci anche delle famiglie del ceto medio creando incertezze e paure per il futuro. Siamo in democrazia, gli italiani hanno votato una maggioranza perché governasse, affidando ad una opposizione responsabile il compito di vigilare e controllare le scelte che la maggioranza e il Governo compiranno nei prossimi mesi. 

Non abbiamo mai creduto ai timori sulla stabilità della nostra democrazia, l'evocazione di uno stato di emergenza perenne impedisce uno sguardo lungo, impone la logica del presente, dei provvedimenti momentanei talvolta improvvisati e non sempre adeguati a rispondete ai bisogni di persone e imprese. Se si rinuncia allo sguardo lungo a che serve la politica? Se dobbiamo vivere al presente e con i bilanci annuali in fondo basterebbe un bravo amministratore di condominio. La politica, tuttavia, è stata inventata dagli uomini per progettare con lungimiranza il futuro, per costruire una città abitabile per tutti, accogliente e ospitale.

Ci permettiamo, Presidente Meloni, di rivolgerle alcune richieste o forse meglio dire di indicarle alcune priorità che dal nostro osservatorio riteniamo urgenti e non procrastinabili. 

In primis un'attenzione all'anzianità, non solo a quella non autosufficiente che va salvaguardata con più attenzione e premura, ma anche a quella anzianità attiva, impegnata nell'associazionismo e nel volontariato sociale, nell'animazione degli spazi culturali e museali, nel turismo sociale e nell'impegno di cooperazione internazionale. Sono milioni i cittadini della terza età che impiegano tempo ed energie gratuitamente all'edificazione del Bene Comune: volontari, nonne e nonni senza i quali il welfare familiare salterebbe. Negli anni sono stati depositati più volte proposte di legge sull'anzianità attiva, poco costose e di vantaggio per il Bene pubblico, proposte che anzitutto riconoscevano questo servizio generoso e concedevano qualche benefit, proposte di legge che introducevano lo strumento flessibile del part time negli ultimi anni di lavoro per prepararsi ad uscire dall'azienda per entrare in un'esperienza associativa.

Ci permettiamo Presidente, nell'ottica di costruzione del Bene Comune, di sottolinearle l'esigenza di una particolare attenzione dell'Esecutivo verso la vita quando è debole, e quindi l'infanzia e l'anzianità, gli anelli deboli della catena sociale che determinano il grado di salute sociale e, nel sostegno alle imprese, un forte sostegno alla diffusione di pratiche di welfare aziendale, per una migliore integrazione fra imprese, società, territorio. 

Noi come ANLA, come Associazione di Terzo Settore, come volontari cercheremo sempre di più di fare la nostra parte.  

(Crediti fotografici: Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, https://www.governo.it/)