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Approvato il Ddl in materia di politiche a favore degli anziani

(di Antonello Sacchi) Il disegno di legge delega in materia di politiche a favore degli anziani è legge: è stato approvato dal Parlamento in quanto la Camera dei Deputati ha chiuso martedì in serata l'iter del Ddl con 150 voti favorevoli, 72 astenuti e nessun contrario, nel rispetto dei tempi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo  sottolinea in una nota il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che specifica: "In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si inizia ora a guardare alla seconda fase: la stesura dei decreti attuativi, da adottare entro il 31 gennaio 2024, per disegnare un nuovo welfare a favore delle persone anziane. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è già al lavoro per la predisposizione dei provvedimenti di attuazione della delega, a partire dall'assistenza sociale e dallo sviluppo degli ambiti territoriali sociali, ai fini dell'esercizio delle funzioni di competenza degli enti territoriali e della piena realizzazione dei LEPS e dall'introduzione di una prestazione universale, che associa a un trasferimento monetario anche i servizi alla persona".

Sull'argomento è tornata la Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha coordinato l'intero lavoro, durante il suo intervento alla presentazione del volume "Età anziana: tempo di diritti e responsabilità" realizzato dall'Associazione 50&Più e da Fondazione Leonardo, edito da il Mulino. La Vice ministro ha definito il Ddl "un successo di tutti, del Governo, del Parlamento, della maggioranza e anche dell'opposizione" ed ha sottolineato "devo dire che in un tempo in cui la politica è fatta spesso di toni alti di conflitti, di contrapposizioni a volte troppo esasperatamente ideologiche, mi sembra che questo è un bell'esempio di come la politica è capace di unirsi per un bene più prezioso, che è quello della costruzione del Bene comune". L'on. Bellucci ha ricordato con passione il suo legame con il Terzo Settore: "per fare politica non bisogna essere necessariamente attivi in un partito o avere una carica politica. Per fare politica basta occuparsi di qualcosa che sia oltre se stessi, oltre la propria famiglia: questo è fare politica. Io provengo dal mondo dell'associazionismo, del Terzo settore: quello è il luogo in cui sono cresciuta dal punto di vista umano oltre che professionale e ho sempre pensato di fare politica". 

La Vice ministro ha sottolineato la concordia che ha accompagnato il Ddl: "La buona politica è l'ambizione di costruire un mondo migliore in cui le persone possono stare meglio, in cui possano vedere riconosciuti i propri diritti e vedere che i propri doveri siano attuabili, siano percorribili. Certo abbiamo a volte idee diverse, abbiamo modi diversi di arrivare a quell'interesse supremo che dovrebbe essere la dignità della vita umana... La strada che abbiamo in mente di percorrere a volte può divergere ma l'interesse primo per cui uno si mette al servizio della collettività è migliorare la qualità della vita umana e di sostenerla. Il Disegno di legge delega in favore della terza età è un bell'esempio in cui la politica non si è soltanto unita rispetto al miglioramento della qualità della vita umana di persone nella quarta o terza stagione ma bensì anche con l'idea di percorrere la strada uniti e per questo che penso che i mesi che avremo davanti fino al 31 gennaio 2024 saranno dei mesi più sostenibili in favore di questa unità che c'è stata e che ci accompagnerà nei mesi futuri".

La Vice ministro Bellucci ha ribadito l'urgenza dell'intervento: "È un tema prioritario per noi italiani non soltanto perché siamo la prima nazione in Europa e la seconda del mondo per numero di anziani ma perché siamo in ritardo. Nazioni come la Francia, la Germania, la Spagna, l'Austria hanno introdotto politiche di welfare che danno risposte a queste stagioni della vita ben prima di noi, tra gli anni 90 e il 2006, quindi noi siamo in drammatico ritardo per almeno due motivi: uno, perché queste riforme non le abbiamo ancora attuate; due, perché per noi è una priorità più che in altre nazioni". Sottolineando il carattere trasversale, nello stesso Governo, del Ddl, l'on. Bellucci ha evidenziato: "Le cose da fare sono molte; noi l'abbiamo detto sin dal principio che per noi innanzitutto la casa deve essere riconosciuta come luogo del benessere e della qualità della vita e dell'assistenza, laddove è possibile certo, ma scongiurando qualsiasi tipo di istituzionalizzazione".

 

(Crediti fotografici: iStock.com/Ridofranz)

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